domenica 27 dicembre 2009

E' ormai da un po' che mi succede di svegliarmi con l'angoscia.
Una tristezza profondissima. Certe mattine, come questa, mi chiedo il perchè.
Ragionevole punizione., non si fa del male a qualcuno, senza averne nulla indietro.
La memoria ci mette un po' a cancellare i flash-back e la voglia di ricominciare a vivere aspetta che arrivi il momento del perdono. che non sarà mai definitivo..
C'è stato un momento, qualche giorno fa..
In macchina verso casa dei miei, per la cena di Natale, una strada con la pioggia, un pianoforte straziante. Ad un tratto ti ho cercato, sul sedile di fianco al mio, con un gesto familiare, la mia mano a cercare la tua gamba, da stringere, da accarezzare.
Ha stretto il vuoto.
mi sono voltata per vederti. ma non eri più lì. Ero sola.
Ti ho chiamato, -"Ti voglio bene, mi manchi, come va il tuo Natale?..E' dura anche per me.."
Ma tu, almeno, hai la tua naturale bellezza, la tua onestà, la tua voglia di costruire qualcosa di vero, il tuo cuore puro, la tua capacità di amare davvero.
Allontanarti da me è stato l'unico regalo che potessi farti. L'unica mossa saggia in un mare di sbagli.

Nessun commento:

Posta un commento