sabato 6 novembre 2010

Antonio Vivaldi Sonata in A minor for cello and basso continuo Mov.2/4

gli spazi della psichiatria sono luoghi di nessuno.
sono saloni con divani rotti e sporchi, pavimenti puliti e freddi.
lucine smorte che trasudano angoscia e solitudine. sono case senz'anima, spazi vuoti, luoghi che si riempiono di silenzio.
guardo la mia casa e mi conforto di non essere lì.
stasera i miei amici hanno dipinto sul muro un nuovo "pezzo d'arte". li ringrazio per la loro compagnia e per la maniera che hanno di volermi bene.
oggi ho visto S.
non riesco a farne un segreto..l'effetto che mi fa mi piace più di lui? chi lo sa.
sai Harold, oggi c'era il sole e tu eri bellissimo.

domenica 8 agosto 2010

sadico cinismo. mi obblighi a recitare una pArte pEr-te.
non so per quanto ancora sarò disposta a sopportarmi. ma non ho molte vie d'uscita.

sabato 7 agosto 2010

Mumford & Sons - After The Storm

e vabbè. diamoci un taglio, così hai detto. di nuovo e stavolta definitiva, la fine.
mi auguri buon viaggio e io a te. non è più il caso di farsi del male, ci siamo feriti quanto basta per dare senso al termine di tutte quelle cose, piccole e preziose, che abbiamo fatto insieme e che ora vedo in una nuova luce. ho creduto che, al di là di tutte le nostre differenze, condividessimo lo stesso sentimento, ho creduto in una reciprocità ed ora è chiaro che l'unica maniera di intendere quello che che mi dici è ritrattare quel significato profondo che credevo fosse alla base del nostro cercarci. La confusione, nei sentimenti è così diffusa. Io sono la prima ad averne peccato in più di un'occasione e ad aver giocato con i sentimenti di malcapitati che avrebbero meritato solo un po' più di chiarezza. Ed ora che la tua mancata sincerità m'ha reso fin qui schiava di una dinamica al massacro, capisco sulla mia pelle quanto sia infame e poco coraggioso agire così, senza considerare chi si ha di fronte.
Non credo che ci dobbiamo delle scuse. Credo che tutto quanto è successo ci servirà e ci renderà delle persone migliori. Ti perdo e tu perdi me. Avremo altre occasioni per essere felici, ognuno per sè. Addio Harold, fai buon viaggio.

domenica 14 marzo 2010

oggi, 14 marzo, è il giorno del pi greco. lo dice google e mostra un foglio con la regoletta.
ho ripensato a ieri sera, al fatto di darti del "rigido come un cubo di rubik".
questo, tu, non lo sai, perchè l'ho detto quando son stata sola con me stessa. Mi hai ferito.

Ed oggi, in questa domenica meravigliosa, col sole e in buona compagnia, ho trovato un po' di spazio per rifletterci sù. Per pensare a cosa è successo ieri sera.
Riguardo i passaggi, fermo i fotogrammi e ripercorro quela via ostinata, che portava al suicidio emotivo.
Ci sono delle cose che ancora non mi tornano, però mi sembra di aver capito qualcosa. Io non voglio rincorrere e tu non devi scappare.
Di sicuro avevo una gran voglia di darti un bacio, forse ero troppo "presso" quel desiderio da accorgermi che lo stavo facendo senza che tu me lo avessi chiesto.
e forse non è l'unica volta che mi accorgo di aver fatto così, con te.
Torna quella vecchia storia che ti racconto a volte, che è giusto un racconto, visto da qui e che poco c'entra con quello che poi riesco a fare con te..se la storia è così:"quando mi piace tanto qualcuno, io scappo via, il più lontano possibile", qui la realtà, invece, è più complessa e prima della mia fuga succede che: "quando qualcuno mi piace tanto, io, vado in confusione, non ci capisco più nulla e divento un cumulo di desideri da soddisfare. così finisco per allontanare e, poi, si, scappare veloce, respinta, provando fortissimamente a non pensarci più, con buoni risultati". Una maniera sadica di prendermi cura di me, una sbagliata.

Sei rigido come un cubo di rubik, questo sarei ancora, comunque, disposta a ridirlo.
ma forse lo sei con me, semplicemente perchè, io, non ti piaccio quel tanto che basta per rompere un po' le regole.

domenica 17 gennaio 2010

a 3O anni aumenta il numero dell sigarette che fumo, tanto quanto la voglia di smettere.
fumo ovviamente, che altro si può fare in questi casi?
Preoccupata per il cancro ai polmoni di un'amica, io, fumo. e questa, di sigaretta, non è piacevole come tante altre. questa raschia in gola, fa un po' più male. la condanno ad una fine, solo dopo un ultimo tiro, dolorosissimo.
Lungo turno in CT, ora riposo. Acqua fresca e buon libro.

mercoledì 13 gennaio 2010

http://www.youtube.com/watch?v=Uq-kxAH1_KY

Dinosaur egg oh dinosaur egg
When will you hatch?
Cause I got a million people coming on Friday
And they expect to see a dinosaur not an egg

Robot slave...oh robot slave
When will you spring to life?
Cause I got a million people coming on Friday
And I don't expect to serve them drinks myself...myself

My own reflection... oh my own reflection
Do you think anybody else thinks you're quite as handsome as I do?
Probably not cause they're not me, and I am biassed

Solitude, sweet solitude
When will you, when will you disappear?
Cause you're an acceptable guest sometimes
But you will not be long a friend of mine

My solar body... oh my solar body
When will I join you out of this flesh?
Cause I am sick and tired of being sick and tired
I'd much rather be a golden ball of light, but still have sex

Tortured spirit oh tortured spirit
When will you appear?
Cause I got a million people coming on Friday
And I don't wanna have to scare the shit out of them myself


oggi ho preso la pioggia, caro Harold. Era calda. alla finestra c'era una donna che beveva il suo caffè ed io stavo lì. Sotto quella casa che non conosco ancora bene. una strana costruzione, mi son detta, un enorme spigolo in una via familiare.
oggi è successo qualcosa. ieri una brutta notizia che mi ha fatto pensare che non c'è altra ragione di muoversi, che farlo con passione. può essere un attimo, un attimo che vuole andare in qualche luogo, un attimo che trascina gli altri per camminare verso un'emozione.
Ieri ho capito che a volte può essere utile guardarsi bene, parlare a sè stessi, infondersi coraggio, altrimenti il mondo sarà, anche oltre noi e nulla varrà nulla.
la strada del dolore raccoglie i suoi frutti ancora acerbi.
Giorno dopo giorno, ti dirò di più.

lunedì 4 gennaio 2010

Bergman, 1968. Vargtimmen (L'ora del lupo)

sabato 2 gennaio 2010

l'ho ascoltato soltanto stasera. la migliore top five degli ultimi tempi...non di sempre..
numero 5.
http://www.megavideo.com/?v=4D02I8CK

venerdì 1 gennaio 2010

http://www.deezer.com/it/#music/sigur-ros/-358795

ma cosa ho fatto di bipolare?

ho picchiato qualcuno ieri sera?

noto nuovi contusioni e lividi. forse sono solo caduta. questo dopo aver staccato dal turno.

ieri sera lavorato fino a tarda notte. faccio un lavoro così. abbiam fatto festa in CT, quei ragazzi sono degli angeli, il dramma è che non tutti se ne accorgono. I matti sono ragazzi con gli occhi tanto grandi. sono innocenti divorati dagli uomini-belve. sono anime spezzate, alla disperata ricerca di un futuro, un appiglio alla vita. come vorrei non averci mai avuto niente da spartire e però questo è il lavoro che mi sono scelta. ci ho voluto ficcare il naso e non lo consiglio. non a chi ha il cuore debole, come me.

ho picchiato qualcuno ieri sera? chiamo un amico, per ricostruire quella parte di serata che manca alla mia memoria. mi dice che alle 5 di mattina mi sono messa a picchiare i pugni contro un muro. una mano sola. e incazzata, ripetevo a un quasi sconosciuto, che era uno stronzo. lo stronzo però, devo ammettere, mi piace e forse ho colto lui come pretesto per sfogarmi e gridare un po' d'odio.
Inutile dire che mi vergogno tantissimo. vorrei sparire, vorrei essere qualcun altro e non si può.

La solitudine, la mia, quella dentro dentro, mi fa sentire senza direzione, senza confine.
la condanna più grande è restare colpevoli e non poter chiedere un abbraccio.
non riuscire più ad essere buoni con sè stessi, chiedendo vendetta contro la propria colpa.
prendersi a pugni e poi tornare lucidi.
vorrei potermi aspettare qualcosa di migliore da me ma è dura ad arrivare la consapevolezza.
maledetta malattia. l'alcol non mi fa bene.
2010. bell'inizio del cazzo.
la pioggia non fa che rincuorarmi.